COS’E’ LA CRISTALLOTERAPIA? di Ish Gisella Cannarsa © |
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ACQUAMARINA E QUARZO ACQUARIO
Per capire la vera natura dell’universo, bisogna cominciare a pensare
in termini di energia, frequenze e vibrazioni
(Nikola Tesla)
Sono tante le persone che non conoscono questa disciplina, e mi chiedono di parlarne.
Nello spiegare come agisce e in cosa consiste, devo necessariamente sottolineare che la mia visione differisce da quella normalmente diffusa su Internet e su alcuni libri del settore. Per cui comincio da cosa non è per me.
La cristalloterapia che io vivo, che insegno, che trasmetto alle persone a me intorno, non è terapia. Non uso pietre e cristalli (né ho usato con questa intenzione Fiori di Bach, suoni, colori, …), per “curare” un mal di gola o un mal di testa, tantomeno la forfora o una micosi. Quel modo di usare una tecnica è semplicemente sostituire un medicinale chimico con uno alternativo, e io non sono d’accordo, perché:
1) Non è mia competenza curare – cosa che, per legge, fanno i medici. Diversamente avrei studiato medicina, anziché chimica.
2) Nel mio approccio “alternativo”, mi occupo di aiutare a individuare la via di guarigione (non di cura), ovvero mi rivolgo alle cause emozionali dei disagi e non ai sintomi fisici.
3) Credo che i cristalli lavorino come diapason, restituendo una vibrazione di riferimento, per riaccordare le personali frequenze “stonate”, ma non credo che un cristallo lavori AL POSTO della persona, se essa stessa non ha compreso le sue responsabilità, nelle scelte, nelle affermazioni ed atteggiamenti, modificando così – per primo – il suo approccio alle situazioni, alle relazioni, alle malattie.
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AGATE DI FUOCO
Non è grande chi può alterare la materia, ma colui che può alterare uno stato mentale.
(Ralph Waldo Emerson)
La cristalloterapia, di conseguenza, per me non è superstizione. Nel gestire la relazione tra il mondo interno ed esterno, ritengo che affidare ad una pietra (come a un oggetto o ad un santino), ambiti personali come salute, sicurezza, fortuna, amore, sia un atteggiamento comodo e pericoloso.
Affidarsi a qualcosa di estraneo, esterno a noi, è un po’ come un bambino che si affida alla mamma: lui non è in grado di agire e c’è chi lo fa al suo posto.
Affidarsi a qualcosa di estraneo, esterno a noi, è un po’ come un bambino che si affida alla mamma: lui non è in grado di agire e c’è chi lo fa al suo posto.
Ma noi, in quanto adulti, abbiamo abilità e competenze che un infante non ha! Re-impariamo ad essere registi consapevoli delle nostre giornate, mentre viviamo ruoli, necessità ed eventi, in cui siamo coinvolti, di cui ci lamentiamo!
Personalmente mi rifiuto di affidare a una pietra, per esempio, il potere di proteggermi…. Protezione da che, da chi? E io dove dovrei essere, cosa dovrei fare, mentre la pietra mi protegge? E il mio sistema di difesa, sensoriale o immunologico che sia, a cosa serve allora?
Smettiamola di usare le pietre come "vaccini", che inibiscono la nostra attenzione, la nostra capacità di valutazione di cosa/chi sia veramente un aggressore, un pericolo.
I cristalli entrano in risonanza con le nostre frequenze: alcuni ci stimolano a riaccordare le disarmonie, altri amplificano il nostro stato energetico, con altri ancora non si stabilisce alcuna relazione. La stessa azione che hanno i colori, i suoni, i mandala, i mantra... Ma perché l’effetto sia efficace e duraturo è importante riconoscere la qualità energetica del cambiamento vissuto, portare attenzione a cosa noi sentiamo di diverso, di nuovo, piuttosto che fissarci sulla pietra, e imparare a gestire le nostre abilità con cognizione.
Con i cristalli ci si può sintonizzare su modi diversi di percepire le situazioni della Vita, come se fossimo delle radio in grado di ricevere tante trasmissioni diverse, tra cui scegliere, invece di sentirci obbligati a rimanere su un unico canale.
Con i cristalli ci si può sintonizzare su modi diversi di percepire le situazioni della Vita, come se fossimo delle radio in grado di ricevere tante trasmissioni diverse, tra cui scegliere, invece di sentirci obbligati a rimanere su un unico canale.
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PUNE DI QUARZO E SELENITE
Possiamo uscire da affermazioni ripetitive e incontrollate, abituali, come: “è per forza così”, “succederà per forza questo”, “io son fatto così”, “siamo nati per soffrire”, “questa è la vita”… e cambiare il nostro modo di atteggiarci, considerare opportunità di interpretazione e di soluzione.
Con i cristalli possiamo sviluppare attenzione alla mancanza di coerenza tra le nostre affermazioni e come poi le mettiamo in pratica: impariamo a correggere il nostro rapporto con le emozioni, a vivere l’intuito (che non è l’istinto), ad ascoltare invece che interpretare, ad acquisire un ritmo più personale, al di là della convenzione del tempo.
Nella scuola da me fondata, La Scuola Italiana di Cristalloterapia - COMUNICAZIONE CRISTALLINA, gli studenti imparano precise disposizioni di cristalli e massaggi – fatti con alcuni di essi - adatti a rilassare le persone, a far loro percepire e riconoscere nuove sensazioni (a cui non sono abituati, che normalmente escludono con giudizio razionale), a smantellare emozioni negative, a lasciarsi andare a quelle positive: vivere la bellezza di percezioni insolite, senza sentirsi pazzi, visionari, aiuta ad uscire dagli schemi, dai vincoli. Aiuta a recuperare la spontaneità (la libertà) e a predisporsi verso nuove esperienze di confronto.
Ci sono persone che con la cristalloterapia, ascoltando dentro di sé, hanno scoperto la relazione emotiva con i loro problemi fisici, hanno vissuto la malattia come una informazione e non come un assunto indiscutibile: capito questo, gli si è aperto un mondo di significati, ed è migliorata anche la loro salute.
Altri, lavorando con i cristalli, hanno riconosciuto riflesse - nel collega odioso, nel vicino di casa, nel parente scomodo – paure personali, ne hanno riso ed hanno vissuto un piccolo miracolo nelle relazioni.
Qualcuno ha riscoperto la sua bellezza, il suo valore, la sua unicità, ci ha creduto, li ha accettati, nonostante il mondo parli di magrezza, di apparenza (di status symbols), di appartenenze (a gruppi, a branchi, a religioni, a scuole, a standard di mercato), smettendo di dipendere dal giudizio altrui.
Altri, lavorando con i cristalli, hanno riconosciuto riflesse - nel collega odioso, nel vicino di casa, nel parente scomodo – paure personali, ne hanno riso ed hanno vissuto un piccolo miracolo nelle relazioni.
Qualcuno ha riscoperto la sua bellezza, il suo valore, la sua unicità, ci ha creduto, li ha accettati, nonostante il mondo parli di magrezza, di apparenza (di status symbols), di appartenenze (a gruppi, a branchi, a religioni, a scuole, a standard di mercato), smettendo di dipendere dal giudizio altrui.
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AQUA AURA
La cristalloterapia è esperienza con “la luce fatta materia”, dove atomi, strutturati nello spazio, acquisendo precise forme, restituiscono informazioni vibrazionali, nella loro interazione con il sistema energetico umano. Le vibrazioni emesse dai cristalli (l’energia espressa come vibrazioni), dialogano con i nostri sensi più sottili, se li abbiamo “accesi”. Per questo i bambini, meno condizionati degli adulti, più sensibili ai linguaggi della Natura, si avvicinano ad essi immediatamente.
I trattamenti possono far per entrare in contatto con Madre Terra, liberare la fantasia in un viaggio cosmico, permettere l’incontro il proprio Bambino Interiore, recuperare ricordi rimossi, …; dopo ci si sente più liberi, vitali, rilassati….. è sempre un’esperienza gradevole.
La cristalloterapia può lavorare come tecnica indipendente, o in sinergia con altre: non è subordinata a trattamenti tipo reiki, pranoterapia o chissà cosa, né è inferiore, come stimolo ed utilità, al rebirthing, al counseling, al theta healing, tanto per fare degli esempi: come per ogni tecnica, è importante la competenza dell’operatore che, nella cristalloterapia, è molto spesso improvvisato, purtroppo.
Quindi la cristalloterapia non fa miracoli: è solo una tecnica. Se pensate di alzarvi la mattina, scegliere una pietra, e lasciare che vi risolva i problemi di lavoro, rimarrete delusi: è un discorso di atteggiamento responsabile verso il cambiamento.
Molte altre tecniche portano allo stesso risultato, o non portano da nessuna parte, per lo stesso motivo.
Molte altre tecniche portano allo stesso risultato, o non portano da nessuna parte, per lo stesso motivo.
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QUARZO CATTEDRALE
La cristalloterapia oggi non è scientificamente provabile (e questo – in un certo senso – mi rassicura: tutto quello che è testato, diventa monopolio di qualcuno, in Italia… e i cristalli gradiscono rimanere fuori da prescrizioni e dosaggi, nella libertà dell’incontro empatico e non razionalizzato). Ma ai più scettici vorrei ricordare personaggi come Giordano Bruno, Galileo Galilei, che hanno fatto i conti con l’impossibilità di dimostrare quello che affermavano e la ristrettezza del dogmatismo. O Pitagora, con la sua musica delle sfere, che solo dal 2004 comincia ad aprirsi una breccia di credibilità, grazie alla scoperta della Cambridge University : la Galassia Perseo, 250 milioni di anni luce dal nostro pianeta, emette la nota "SI". Chissà quante cose ancora ignora la scienza…
In ogni caso credo che la cristalloterapia non abbia bisogno di essere scientificamente provata, per avere il suo spazio: tante testimonianze significative dimostrano che una buona parte di umani ha goduto. gode di benefici effetti. Questo basta a renderla una opportunità tra tante altre. E senza controindicazioni.
Termino con un pensiero. E’ vero che vediamo ciò in cui crediamo. Perciò facciamo attenzione: a volte abbiamo paura di credere in quello che vediamo, e preferiamo vedere solo quello in cui ci è stato detto di credere.
Ish